domenica 27 aprile 2008

Bavisela in vista!





Questa settimana è doveroso aprire parlando di Bavisela, visto che Puntozerocaffè se ne occuperà quasi ogni mattina con novità, aggiornamenti, eventi vari (tra i quali venerdì sera la festa anni 7o di radio Punto Zero al Porto Vecchio) ed interviste ma soprattutto domenica seguiremo in diretta la 9° Maratona d'Europa con la nostra radiocronaca. Ma qui, nel blog di Puntozerocaffè mi interessa soprattutto la vostra esperienza...parteciperete quest'anno alla Bavisela? Come? E come vivrete o avete vissuto i giorni precedenti? C'è qualche episodio particolare di qualche Bavisela passata che vi piacerebbe raccontarci?
I commenti più belli li leggeremo in diretta durante la settimana dalle 10 alle 13 sui 101.100-11.500 di Radio Punto Zero o in streaming su www.radiopuntozero.it.

lunedì 21 aprile 2008

Ricette golose di primavera...



Ed ecco alcune golosissime, ma anche leggere, ricette primaverili suggerite dalle nostre ladychef ogni giorno, alle 12.15, in "dolce salato o piccante?"


Farfalle con biete e pinoli ...senza latticini


Ingredienti per 4 persone:

280 gr. di pasta farfalle o pennette

600 gr. di biete

2 cicchiai di pinoli

2 spicchi d'aglio

70 grammi di grissini all'olio di oliva


Per prima cosa puliamo le biete, poi le laviamo e cuciniamo per 5/6 minuti circa in acqua salata. Scaldiamo un pentolino antiaderente e intanto in una terrina sbricioliamo i grissini e li mescoliamo ai pinoli, poi li versiamo nel pentolino caldo, mescoliamo e li lasciamo tostare per 2/3 minuti. In un altro tegame facciamo dorare l'aglio nell'olio di oliva, ci aggiungiamo le biete saliamo e le facciamo andare per qualche momento. Mettiamo in una pentola il sale e andiamo a cucinare la pasta, quando è cotta scoliamo nella pentola delle biete, spadelliamo bene e poi la versiamo sopra la pasta, serviamo subito.


Crostata con salsa di cioccolato...senza uovo






Ingredienti per 10 porzioni:

200 gr. di cioccolato fondente

200 gr. di marmellata di albicocche

2 dl di panna

1 cucchiaio di rhum

100 gr. di nocciole


per la pasta:

300 gr. di farina

80 gr. dizucchero

1/2 limone

150 gr. di burro

sale


Per prima cosa facciamo la base della crostata, mettiamo su un piano da lavoro la farina, lo zucchero, il sale, la buccia del limone grattuggiata, il burro freddo a pezzetti, lavoriamo velocemente e formiamo una palla, dunque mettiamo in frigo per 30 minuti.

Riprendiamo la pasta e la tiriamo con il mattarello, infariniamo e ungiamo una tortiera, mettiamo la pasta della crostata e ci versiamo la marmellata, con la pasta rimasta andiamo a fare delle strisce che metteremo sopra, cuciniamo in forno a 180 gradi per 15 minuti.

A questo punto sciogliamo il cioccolato in un tegame assieme alla panna e al rhum. Quando la crostata è cotta la sforniamo, la serviamo fredda con la salsa di cioccolato caldo e le noci tritate.

venerdì 4 aprile 2008

Olimpiadi e Tibet


Quest'anno le Olimpiadi ci danno appuntamento a Pechino, le Olimpiadi simbolo della competizione pacifica e della democrazia in Cina dove la democrazia è soltanto una bella parola e lo dimostrano i fatti di cronaca. Nel nostro piccolo ne abbiamo parlato anche noi con Marina Maroncelli...

Continuiamo a coniugare la verve femminile con l’attualità:

OLIMPIADE e TIBET

I Giochi Olimpici sono una vetrina internazionale importantissima, e un’occasione oltre che un’opportunità di crescita economica per il Paese ospitante.

Diventa più importante se è la Cina impegnata a migliorare la sua immagine e ad affermarsi come superpotenza. Ma in qualche modo deve rendere conto delle sue azioni di fronte all’occidente e la repressione nel Tibet e l’appoggio dato al governo del Sudan responsabile del genocidio in Darfur meriterebbero, secondo un movimento d’opinione, una reazione forte che potrebbe arrivare anche al boicottaggio dei Giochi.

Secondo me, non andare a Pechino adesso non ha senso, sarebbe un’ipocrisia, ha sbagliato il CIO ad assegnare l’Olimpiade a quel Paese che ha gravi limiti nel rispetto dei diritti individuali, nella giustizia, nella democrazia, nella libertà di culto. Anche il Comitato Olimpico non pensa più agli ideali dello sport, ma solo agli interessi, questo è il vero problema.

Ci partecipano ventimila atleti ed è diventata un’impresa che gestisce cifre enormi, perciò ha scelto la Cina che decide della svalutazione del dollaro, ha interessi in Africa, Europa e ovunque nel mondo.

A quattro mesi dall’inizio dei Giochi, il governo cinese ha protestato sostenendo che la politicizzazione delle Olimpiadi è contro lo spirito di Pierre de Coubertin, tuttavia l’indignazione della nomenklatura cinese non impedirà a quelle minoranze etniche di religiosi, di giornalisti che sono stati vessati dal regime di far sentire la loro voce e di trovare l’opinione pubblica internazionale pronta ad ascoltarla.

Per i Tibetani è un’occasione unica e impedibile per sostenere la loro causa che, grazie all’opera politica svolta dal Dalai Lama durante i cinquanta anni di esilio, conta simpatizzanti in tutto il mondo.

Paradossalmente, l’avvicinarsi del fischio d’inizio sta producendo un effetto opposto a quello sperato: per la Cina ogni scusa è buona per stroncare sul nascere qualsiasi iniziativa destinata a turbare la loro società armoniosa, il Tibet fa parte dello stato cinese e l’integrità territoriale non si discute.

Cosa ne penseranno i Cinesi che vivono in Italia della rivolta dei Tibetani?

Proprio un anno fa per la prima volta la comunità cinese di Milano si ribellava alle autorità italiane, poi il silenzio…


lunedì 31 marzo 2008

Stress da...ora legale?


Un lunedì particolarmente traumatico, per quanto riguarda il risveglio, questo 31 marzo!
Tra sabato e domenica siamo passati all'ora legale, che porta in avanti di un'ora le lancette dell'orologio e di conseguenza ci fa svegliare un'ora prima la mattina. Al di là del primo giorno traumatico, che già il lunedì lo è di per sè, ci sono persone che ne soffrono davvero, alla fine si tratta ben di un'ora di"sfasamento" per il nostro organismo!
Una ricerca americana pubblicata dalla rivista "Current Biology" sostiene che questo passaggio di ora, dai ricercatori deinito un vero e proprio cambio di fuso orario, per ualcuno è davvero impossibile da superare, comportando disturbi quali ansia, nervosismo, sonnolenza diurna, difficoltà di concentrazione, tutti derivanti dalla difficoltà di riprendere un ritmo sonno-veglia rgolare. e questi disturbi qualcuno se li porta avanti fino a giugno, quando l'arrivo dell'estate e d i ritmi cambiano per tutti. Mentre in autunno, al ritorno all'ora solare, il passaggio è meno traumatico, l'ora legale è dura d'affrontare per molti e si fa sentire soprattutto all'ora in cui si va a dormire e a quella in cui ci si sveglia. Esiste addirittura un gruppo di persone che per questo motivo, ed altri di natura economica, vorrebbero addirittura sopsendere questo passaggio proponendo di adottare l'ora legale tutto l'anno.
Voi cosa ne pensate? Com'è stato il passaggio ora solare-ora legale?
Non perdetevi giovedì l'appuntamento con il Dott.Buffo parleremo con lui proprio di questo e di come affrontare questo periodo di transizione...aspettiamo anche le vostre domande che sottoporremo in diretta!

martedì 25 marzo 2008

Ritorno al lavoro...con dolcezza!

Dopo le vacanze pasquali si ritorna, ahinoi, al lavoro...grazie alle nostre Ladychef e alle loro ricette cominciamo almeno con dolcezza...


Torta di Formaggio e Lamponi





Per 8 persone:
300 grammi di ricotta
300 grammi di lamponi
1 cucchiaio di succo di limone
100 grammi di zucchero
130 grammi di burro
260 grammi di farina
1 dl di latte
1 bicchierino di cognac
sale

In un ripiano di lavoro lavoriamo la farina con il burro, 20 gr di zucchero, il sale, il cognac, formiamo un impasto che metteremo in una terrina e porteremo in frigo per 30 minuti. A questo punto prendiamo i lamponi, li laviamo, li asciughiamo in un canovaccio o in della carta e poi li mettiamo in una pentola assieme al succo di limone e 60 grammi di zucchero, cicuniamo a fuoco vivo per 10 minuti. Lavoriamo adesso in una terrina la ricotta con il latte e lo zucchero rimanente. A questo punto riprendiamo la pasta e la stendiamo con il mattarello, imburriamo e infariniamo una tortiera e ci mettiamo la pasta, cuciniamo in forno a 180 gradi per 10 minuti, a questo punto togliamo la base dal forno e ci versiamo l'impasto di ricotta e cuciniamo ancora in forno per 10 minuti circa, poi sforniamo. Prendiamo i lamponi, li frulliamo e li versiamo sopra la torta, serviamo a fette. Vino consigliato: moscato

Naturalmente aspettiamo i commenti di chi l'ha provata!


venerdì 21 marzo 2008

Forza Unione!

Bhe, non si può non dirlo...

TRIESTINA - BRESCIA: 1-0


F O R Z A T R I E S T I N A!!!!

Buona Pasqua a tutti!




Tanti auguri di Buona Pasqua a tutti quelli che ci leggono e ci ascoltano!




Lo sapevate che la Pasqua 2008 sarà la più "bassa" mai vista da quasi tutti i viventi?
Soltanto i quasi centenari ne hanno vissuta una così presto, è accaduto nel 1913 e si ripeterà soltanto nel 2160, stiamo vivendo una Pasqua davvero"storica". Ma diamo un'occhiata indietro nella storia, per la Pasqua più "bassa" possibile (il 22 marzo) dobbiamo retrocedere fino al 1818! E se vogliamo guardare al futuro una Pasqua così si ripeterà soltanto il 22 marzo del 2285 ( e chissà come la festeggeranno quella volta!). In compenso tra soli 3 anni, nel 2011, avremo la Pasqua più "alta"che molti di noi hanno vissuto, il 24 aprile, come è stato nel 1859 e come sarà appena nel 2059. Tra soli 30 anni invece festeggeremo la Pasqua più avanzata possibile il 25 aprile, che molti hanno già vissuto nel 1943.




Ma diamo i numeri:
A partire dall'anno Mille, in tutto il secondo millennio, la Pasqua è caduta il 22 marzo solo 9 volte e cadrà 5 volte in tutto il terzo millennio.


Ma come si calcola la data della Pasqua?
Come dice un detto latino "Non sequitur Marcum, nec praecedit Benedictum", le date estreme della Pasqua non possono perciò precedere la festa di San Benedetto (il 21 marzo), nè seguire quella di San Marco, il 25 aprile. in realtà non può neanche coincidere con il 21 marzo e perciò le date estreme sono comprese tra il 22 marzo(Pasqua bassa) e il 25 Aprile (Pasqua Alta). Il Concilio ecumenico di Nicea nell'anno 325, stabilì che la Pasqua sarebbe dovuta cadere , da allora in poi,"nella prima domenica susseguente il primo plenilunio di primavera", perciò, con la primavera che inizia il 21 marzo, se in quel giorno vi è la luna piena ed è sabato allora la Pasqua sarà la domenica successiva, se il 21 marzo cade di domenica, e c'è la luna piena allora si aspetta la domenica successiva. Se il plenilunio avviene il 20 marzo allora la Pasqua è alta e si può arrivare al 25 aprile, perchè il plenilunio seguente sarà appena il 18 aprile, e se capitasse di domenica bisognerebbe attendere la domenica successiva e cioè il 25 aprile.

Bhe adesso sapete tutto...
BUONA PASQUA!


Bullismo...

Mercoledì 12 e mercoledì 19 insieme a Marina Maroncelli abbiamo parlato di bullismo, e purtroppo anche oggi la cronaca ce ne racconta un'altro,un problema che riguarda il mondo dei giovani e della scuola da sempre, e di cui finalmente si parla, e soprattutto si agisce....

Non è solo l’8 marzo la festa della donna che ci riguarda, ma tutti i giorni dell’anno!
Finalmente abbiamo fatto squadra per affrontare uno dei mali che affligge la nostra società: il bullismo.
Nell’intervista ad Eleonora Frescobaldi che, con Flaminia Momigliano ha lanciato la petizione contro la violenza e l’indifferenza, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica, abbiamo parlato della responsabilità della famiglia e della scuola e delle problematiche della generazione “You Tube.
Ne è risultato che si è perduta l’autorevolezza della scuola simboleggiata dal Registro, si è ridimensionato anche giustamente il valore della disciplina
La scuola deve formare, non sorvegliare e punire, si dice e così gli insegnanti annaspano incalzati dalle necessità degli studenti e dall’ansia protettiva dei genitori.
I genitori spesso sono fin troppo amici dei loro ragazzi e nelle famiglie non ci sono più barriere tra l’età dei grandi e quella dei figli, cosa che se da una parte ha migliorato i rapporti affettivi, dall’altra ha fatto saltare ruoli e separazioni fondamentali per crescere.
L’adolescenza è un’età in bilico sospesa tra infanzia e futuro, con il corpo che cambia e i sentimenti in tempesta, un’età incerta a cui dobbiamo insegnare per prima cosa i valori, soprattutto il rispetto nei confronti degli altri.
Noi da donne e da madri mettiamo in campo tutte le nostre forze per comprendere e comunicare con gli adulti di domani.

Marina Maroncelli

Partecipate anche Voi alla petizione dal sito di quotidiano.net (troverete il link qui accanto), e soprattutto diteci la vostra, se è capitato anche voi, a scuola, da genitori, di essere vittime di qualche atto di "bullismo", dalla presa in giro al furto della merenda....come avete agito, come vorreste che si agisse in questo senso, che cosa, secondo voi dovrebbe fare la scuola?

mercoledì 19 marzo 2008

AUGURI PAPA'!!!!!!!



Auguri a tutti i papà che ci leggono!
Riproponiamo il decalogo "del buon papà" letto questa mattina...soltanto per fermarsi un po' a pensare al tempo che si dedica ai figli, nel tram tram quotidiano, sempre di corsa...


FESTA DEL PAPA', DECALOGO DEL BUON PADRE

Un buon papà non si angoscia pensando che non sarà mai un padre "all'altezza": è il primo punto del "decalogo del buon papà", elaborato dall'Isp (Istituto di studi sulla paternità), in occasione del 19 marzo.

Un buon padre, recita il decalogo, è disposto a rinunciare a parte del tempo di lavoro e di quello libero per stare con i figli; non risponde mai "perché no" (o "perché è così", o "perché lo dico io") alla richiesta di motivare un divieto; non si preoccupa tanto di quello che deve fare "per" i figli, quanto di cosa fare "con" i figli; collabora con la madre dei suoi figli, sia nel lavoro di cura sia in quello domestico, ma evita il ribaltamento di ruoli (in altre parole non fa il "mammo"); non si vergogna di esprimere tenerezza verso i figli, ma è anche capace di dire "no": un "no" motivato, fermo, autorevole; mantiene sempre la parola data; non sfoga mai sui figli (o sulla loro mamma) il suo nervosismo; se deve punire i figli non ricorre mai (salvo casi eccezionali) allo scapaccione; non insegna nulla di diverso da ciò che lui stesso fa. "I decaloghi - osserva il presidente dell'Istituto, Maurizio Quilici - sono sempre riduttivi e anche quello dell'Isp non pretende di riassumere in poche regole un impegno complesso come quello del padre. Tuttavia, può servire a far riflettere. Perché da un modo nuovo di essere padre può nascere un modo più sereno di essere figlio".
Fonte: Ansa

venerdì 14 marzo 2008

Ricette...


Ed ecco le migliori ricette di "Dolce,Salato o Piccante" a cura delle nostre Lady Chef ....

COPPE RICCHE ALLO ZABAGLIONE

80 gr di meringhe
6 tuorli
2,5 dl. di latte
2 arance, 80 grammi di amaretti
20 gr. di cioccolato fondente

Per prima cosa andiamo a sciogliere il cioccolato. Poi lavoriamo in una casseruola lo zucchero con i tuorli fino ad ottenere un impasto ben lavorato, a questo punto ci aggiungiamo il marsala. Mettiamo la casseruola a bagno maria nel fuoco e così cuciniamo lo zabaglione, che deve essere addensato e gonfio, quando è tiepido ci aggiungiamo gli amaretti sbriciolati. Sbucciamo le arance e le tagliamo a fettine, rompiamo le meringhe (ne teniamo da parte 3-4 per la decorazione) andiamo a questo punto a preparare il piatto, mettiamo in un bel bicchiere un po' di zabaglione, un po' di meringhe, due fettine di arancio e continuiamo così fino a quando abbiamo finito gli ingredienti, decoriamo con le meringhe intere, una fettina di arancio e il cioccolato sciolto.


DOLCE AL CIOCCOLATO

150 gr di cioccolato fondente
300 gr. di farina
150 gr. di burro

un po' di cacao
1/2 bustina di lievito
3 uova intere
150 gr. di zucchero

Per prima cosa andiamo a sciogliere il cioccolato, in una terrina lavoriamo lo zucchero con i tuorli e lavoriamo bene, aggiungiamo la farina, sciogliamo il burro e lo aggiungiamo all'impasto, mettiamo il cacao, aggiungiamo il lievito e montiamo gli albumi con un po' di sale e li aggiungiamo all'impasto, prendiamo una tortiera, la imburriamo e infariniamo, versiamo l'impasto e mettiamo in forno a 150 gradi per 40 minuti. Quando è fredda la decoriamo a piacere.




FILETTO DI MAIALE

400 gr. di filetto di maiale
200 gr. di prosciutto crudo
100 gr. di erbe aromatiche(timo, rosmarino,salvia ecc...)
olio di oliva, sale, vino bianco

Puliamo il filetto, poi prendiamo le erbe aromatiche e le maciniamo, ci aggiungiamo il sale, passiamo il filetto sopra questo preparato e poi lo avvolgiamo nel prosciutto, lo leghiamo con lo spago. Mettiamo in una pentola l'olio di oliva, lo rosoliamo per 5-10 minuti, sfumiamo con il vino bianco e mettiamo in forno per 15 minuti, lasciamo raffreddare e poi lo tagliamo a fette e lo serviamo con il sugo, mettiamo vicino un po' di insalata fresca.

e non perdetevi le prossime ricette per gli intolleranti al glutine e alle uova!





mercoledì 12 marzo 2008

Meteodipendenti?

Una notizia diffusa dall'Ansa un paio di giorno fa dice che, secondo il solito sondaggio, gli italiani dipendono sempre più dalle...previsioni del tempo! Più volte al giorno, da diverse fonti, ormai non possono farne più a meno, addirittura alla pari delle notizie di cronaca e della irrinunciabile sbirciatina all'oroscopo...e voi? Diteci la vostra partecipando al sondaggio di Puntozerocaffè!
Radio Punto Zero provvede a questo bisogno degli ascoltatori con ben 4 edizioni giornaliere del Punto Meteo, a cura dell'Osmer fvg (di cui trovate il link nella sezione date un'occhiata a...), alle 7.15, 7.45, 10.45, 16.30, 18.30.

giovedì 6 marzo 2008

Auguri Donne!


Sabato è la giornata delle Donne, e noi naturalmente non potevamo non parlarne nel nostro Ton sue Ton, in diretta ogni Mercoledì alle 11 con Marina Maroncelli....

8 MARZO: COSA SI FESTEGGIA?

Vale la pena di ricordare questa data e il suo significato simbolico per la festa della donna. Non è da buttare via, purchè torni ad essere una giornata internazionale che vuole ricordare, ieri come oggi, che le donne sono sempre state protagoniste della storia anche se oscurate o dimenticate e quanto sia stato lungo e difficile il percorso di conquista dei loro diritti. E quanto soprattutto ci sia ancora da fare per renderli effettivi o mantenerli.

Bisognerebbe dire basta alla sua più corrente interpretazione di origine commerciale, associata all’acquisto di mimose, cioccolatini e gadget improbabili al pari della festa della mamma, del papà, degli innamorati, dei singles, del nonno e della nonna, feste “inventate” sul calendario. Nel corso degli anni si è svuotata di contenuti: l’8 marzo è una giornata di stimolo democratico per l’applicazione reale delle pari opportunità per tutti, senza discriminazioni palesi o occulte.

Si dirà che è un’operazione commerciale anche la celebrazione, quest’anno, del centenario della giornata, dal momento che è incerta perfino l’origine della data. Comunque ecco un rapido excursus per fare chiarezza.

Nel 1997 l’ONU invitò gli Stati membri a indire una giornata dei diritti delle donne. Sempre nel 1977 l’UNESCO proclamò l’8 marzo GIORNATA INTERNAZIONALE delle donne. Perché proprio quella data?

Forse perché l’8 marzo 1857 a New York fu organizzata la prima grande manifestazione di operaie tessili contro le inumane condizioni di lavoro, chiedendo più sicurezza e diritti.

Inutilmente nel 1908 l’incendio della fabbrica COTTON resta avvolto nella leggenda, ma nel marzo 1911 l’incendio della TRIANGLE SHIRTWAIST COMPANY provocò veramente la morte di 140 operaie, in gran parte italiane ed ebree, innalzandole allo status di martiri.

Ancora sicuramente l’8 marzo 1917 le operaie di S. Pietroburgo manifestarono contro guerra e fame. Difficile dire quale fu l’evento preso in considerazione, sta di fatto che è diventato una data ricorrente nella storia dell’emancipazione femminile.

Più democrazia e meno mimose, quindi?

In origine non era il giallo della mimosa., fiore nazionale in Australia, fu eletta simbolo, e lo è praticamente solo in Italia, nel 1946 per il primo 8 marzo del dopoguerra perché mughetti e violette in uso in Europa da noi erano rari. Il mughetto infatti è il simbolo ufficiale dell’8 marzo nell’Est Europeo e oggi è tornato di moda in molti paesi ad eccezione della Polonia, per la scarsa simpatia alla Russia.

Le violette, simbolo di amore ed ammirazione, sono emblema storico soprattutto in Francia, dal 1947 per i festeggiamenti della prima donna ministro della Sanità.

Celebrazioni in tutti i continenti: in Cina niente fiori ma tempo libero, il maggior lusso possibile, in regalo visto che le donne l’8 marzo lavorano solo mezza giornata.

E allora che cosa manca alle donne dopo 40 anni, dispersa l’eredità del ’68? Che cosa succede in questa società distratta in cui siamo di volta in volta lusingate, sfruttate, maltrattate, sicuramente poco rispettate?

Se pensiamo al mondo del lavoro, le discriminazioni nei confronti delle donne hanno come alleati i momenti di difficoltà sul mercato, l’aumento della flessibilità contrattuale, le resistenze ad affrontare cambiamenti nell’ambito organizzativo del lavoro. In realtà la discriminazione nasce da tutti quei luoghi comuni in cui la nostra cultura impone paure e insicurezze che si consolidano nel tempo. E poi peggiorano le percezioni femminili nel lavoro: circa un quinto delle lavoratrici segnala episodi di mobbing o discriminazione, legati in particolare al part-time e al rientro dalla maternità. Ad essere indicati come prioritari sono i servizi di supporto ancora molto deficitari, come gli asili nido, i centri estivi, le convenzioni con le strutture di assistenza.

Che cosa chiedono le italiane?

La campagna elettorale sta entrando nella fase dei programmi e gli elettori, disillusi da tempo, mostrano curiosità e interesse per le questioni irrisolte, tra cui spicca quella femminile della sicurezza contro la violenza maschile, visto che proprio in Italia questa uccide, tra i 25 e i 40 anni, più di cancro e incidenti stradali.

Nelle aspettative d’impegno ed efficacia per affrontare questo tema, Daniela Santanchè, unica candidata donna a premier, si colloca al 3° posto, un po’a sorpresa.

Le donne quindi devono organizzarsi meglio, far squadra, perché per loro gli esami non finiscono mai.

Per gli uomini è scontata sempre la sufficienza, si parte dal presupposto che stanno in Parlamento perché ne hanno la capacità, noi dobbiamo penare perché la politica è maschilista e l’emancipazione procede con lentezza soprattutto in Italia.

Vi ricordo che il tema nazionale del 2007/2008 della FIDAPA (FEDERAZIONE ITALIANA DONNE ARTI PROFESSIONI AFFARI – BPW ITALY) di cui sono consigliera è proprio ALLA RICERCA DI UN VALORE PERDUTO … “IL RISPETTO” della persona e donna, della sua dignità a sottolineare la profonda esigenza di tutte le nostre socie italiane di indirizzare la nostra attività in un dibattito culturale che approfondisca un argomento di grande valore etico che sembra scomparso o dimenticato nella società contemporanea.

8 marzo quindi simbolo delle vessazioni subite ma più di tutto punto di partenza per il riscatto delle donne che da sempre aggiungono l’entusiasmo e il cuore e non di rado mettono il risultato economico in secondo piano, privilegiando la realizzazione di un progetto o tanto più l’amore e la dedizione per gli altri.


Marina Maroncelli

Respirazione completa

Come promesso riprendiamo l'argomento trattato a puntozerocaffè giovedì 28 febbraio grazie alla spiegazione di Valentins Beretta:
Respirazione yogica o completa, coinvolge sia i muscoli addominali che quelli toracici. Principale muscolo coinvolto nella respirazione addominale è il diaframma (membrana muscolare a forma di cupola) posta sotto lo sterno; vantaggio di questa respirazione è di rendere molto più efficace lo scambio gassoso tra ossigeno(nutrimento per il corpo) e l'anidride carbonica(sostanza di rifiuto del corpo). conseguenza logica di ciò, ottenere un riequilibrio psicofisico dell'individuo, che permette di ridimensionare molti disturbi comuni.
per quanto riguarda lo strumento più esterno di assimilazione dell'aria, il naso, è importante sottolineare il corretto modo di respirazione: respirare sempre con il naso, soprattutto in inspirazione, poichè questo è un ottimo filtro ed umidificatore dell'aria.
La pulizia del naso: JALA NETI (traduzione: pulizia del naso con acqua), questa pratica quotidiana ( a meno che non ci siano difetti strutturali nell'individuo che non permettano il passaggio scorrevole dell'acqua)consiste nel passaggio di acqua salata da una narice all'altra. Acqua salata perchè la pressione osmotica dell'Acuqua usata sia uguale a quella dei fluidi corporei per evitare irritazioni della mucosa nasale.
questa pratica di respirazione yogica o completa e di pulizia del naso sono inoltre molto utili in caso di aria inquinata (naturalmente la respirazione fatta in ambiente sgombro di inquinamento...)
Per approfondire questi argomenti ci sono molti libri di pratiche yoga, oppure rivolgersi a qualche insegnante di yoga, se già si frequentano corsi..
Per qualsiasi informazione sull'argomento:
valeberetta@iol.it

venerdì 29 febbraio 2008

Come contrastare l'inquinamento?

E' stato un giovedì ricco di notizie interessanti quello di ieri, cominciando da quelle che riguardano la salute con la rubrica del dottor Bufo (email:girolamobufo@gmail.com), intervenuto insieme a Valentina Beretta, maestra di yoga, nella quale abbiamo parlato della stanchezza e della sonnolenza che caratterizziano l'avvicinarsi della primavea e di come poterle contrastare con la respirazione profonda (leggete il post che la spiega più sotto!). Si è parlato anche di emergenza inquinamento, a proposito lo sapete un rimedio naturale per disintossicare l'organismo dopo queste giornate di nebbia? 2 cucchiaini da tè di CITRATO in un bicchiere di acqua minerale naturale, prima dei tre pasti principali, per 3 settimane!
Poi è arrivato il momento di Retrofestiva, tra una polemica e l'altra, insieme a Marina Maroncelli abbiamo scattato anche qualche foto che vedrete presto nel nostro blog!
Venerdì la mattinata si è aperta, come di consueto, con "Dalla parte di bambini e ragazzi", con la partecipazione di Daniele Damele, ancora una volta ci siamo concentrati su un tema di cronaca, o meglio e come spesso vengano strumentalizzati i fatti di cronaca, purtroppo spesso senza rispetto per la sofferenza umana, come nel recente caso dei due fratellini pugliesi.
Grande opinionista a Retrofestival, a commentare con noi la 58 esima edizione di Sanremo c'era Maria Giovanna Elmi che ha sollevato la questione delle canzoni cosidette "impegnate", ci riferiamo in particolare ai Tiromancino e Frakie Hi Nrg...ma non abbiamo già abbastanza a che fare con i problemi della società tutti i giorni tra tg, giornali, elezioni....magari da una canzone ci si aspetta un po' di evasione....o per lo meno, se deve essere una canzone di denuncia che sia almeno una canzone bella ed orecchiabile, che resta in testa, che lascia un segno, ma se non è neppure bella che senso ha? Ed è finita in musica la mattinata, cambiando però genere, ai nostri microfoni il maestro David Levi, newyorkese, ha parlato del balletto in scena al Teatro Lirico "Giuseppe Verdi", IL DRAMMA DI ANNA KARENINA SULLE NOTE DI CAJKOVSKIJ, NEL BALLETTO DELL'EIFMAN THEATRE BALLET DI SAN PIETROBURGO, del quale scrive Pietro Busolini nella sua recensione: "Boris Eifman tocca con i suoi quadri l'anima russa del grande compositore, pervasa da una sensibilità estenuante e da una naturale eleganza, sia nelle sue melodie tratte da testi classici che da temi popolari, sono rese dal maestro David Levi con un'orchestrazione davvero capace di comunicare un'espressività morbida ed elegante, forte e sensuale..."

mercoledì 27 febbraio 2008

Retrofestival e rubriche...

Ed è andata anche la seconda serata di Sanremo ed il terzo appuntamento con Retrofestival su Radio Punto Zero...un festival che quest'anno, per quanto riguarda gli ascolti, non sembra andare molto bene, e a parere mio e di Marina Maroncelli, dai ritmi piuttosto lenti che fan cadere più volte nella tentazione di cambiar canale(ed evidentemente, visti gli ascolti, molti ci son caduti), troppo lo spazio tra una canzone e l'altra e nemmeno troppo ben riempito...diventa quasi una sfida arrivare alla fine della puntata. Positiva la valutazione generale sulle canzoni, molte sono ben cantate, vivaci, hanno personalità e anche le proposte giovani non son male, a questo proposito, per interviste e commenti musicali vi rimando agli appuntamenti con Retrofestival del pomeriggio con Giuliano Rebonati nel Battito del Pomeriggio. Positivi invece i commenti sugli abiti, firmati Gucci, indossati da Bianca Guaccero.
Naturalmente poi c'è lo scandalo Bertè, che qualcosa avrebbe combinato potevamo aspettarcelo, forse non di questo tipo...ma approfondiremo nell'appuntamento di domani, alle 11.20, con ulteriori commenti.
Da domani inoltre potrete trovare su questo blog tutte le ricette di cucina delle Lady chef della rubrica Dolce Salato o Piccante in onda ogni giorno alle 12.15, che racconta ricette, tradizioni e sapori da tutte le parti d'Italia, andate a conoscerle, visitate il loro sito cliccando su Lady Chef nella lista dei link.
Non perdetevi domani l'appuntamento con il Dott.Bufo, medico e naturopata, che ogni giovedì alle 11.00 dispensa utili consigli sulla nutrizione, sui malanni di stagione e tanto altro. Aspettiamo naturalmente anche le vostre richieste che potete inviarci attreverso i commenti di questo blog, le più interessanti verranno lette in diretta!

martedì 26 febbraio 2008

Dalla radio...al web

Alla radio si hanno sempre i secondi contati, il tempo scorre velocissimo e deve esserci spazio per tutto: musica, notizie, pubblicità...lo spazio di un'attimo e tutto passa senza lasciar traccia...ed è da qui che nasce l'idea di scrivere un blog su un programma radiofonico, per avere l'opportunità di approfondire, di aggiungere commenti miei, di chi partecipa al programma, di chi semplicemente legge o ascolta e vuole dire la sua, ma anche per lasciare qualche traccia di ciò che si è detto: un riferimento, un nome, una ricetta di cucina che non si è riusciti a trascrivere, per esempio. Potrà trattarsi di un commento a un'intervista, una pensiero di qualche ospite, un dibattito scaturito da una notizia di attualità.
Puntozerocaffè va in onda dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13, sui 101.10,101.500,101,300Mhz di Radio Punto Zero, se ci ascoltate dal Friuli Venezia Giulia, Veneto o coste dell'Istria, oppure in streaming sul sito http://www.radiopuntozero.it, alla conduzione ci alterniamo io e il mio collega Andro Merkù.
Cominciamo in bellezza questa settimana con i commenti al Festival di Sanremo insieme a Marina Maroncelli con cui ci occuperemo di curiosità, stile, costume e commenteremo ciascuna puntata fino a lunedì 3 marzo, ogni giorno alle 11 in Retrofestival e che riprenderemo nel blog.
Si parte, dunque, con questa avventura...e benvenuto a chiunque vorrà prendervi parte!